Eccomi qua di nuovo. Alla fine è così. Palmanova al momento rimarrà la mia dimora. Questo paese del cazzo dove pure internet ha difficoltà ad instaurire un rapporto cyber-umano con il mio pc. Ma alla fine si sapeva. Non avevo messo pensiero su niente. Solo che aspettavo la carta scritta. Sto scrivendo tutto questo, con le note della canzone "Cemeteries of London" di Coldplay (beh ci vorrebbe na canzone intitolata "cemeteries of palmanova").
La così tanta attesa per l'assegnazione è arrivata. Ora al momento i giochi sono fatti. Pensare quanto tempo ho dovuto apettare. A volte se ci penso, sembra ieri (non mi riferisco a bennato....ma quella canzone ho da risentirla prima o poi). Era il lontano 19 giugno 2001, quando ho intapeso la strada della carriera militare. I 18anni miei, non avevano scelta. O questo, o la strada. E forse un pò di strada, mi sarebbe servita. Allora lavoravo come meccanico in una piccola officina. Iniziai a lavorare da quando avevo 13 anni. Abbandonai di colpo la mia infanzia, come se fosse stato un infarto. Morta di colpo. I miei giocattoli svanirono con essa. Cos'era mai sccesso? Tutto si svolse come bora. Troppo pesante e veloce, da poter ricordare. Fu uno dei miei primi colpi duri,per come ricordo.
L'impatto fu violento, ma sapevo che pian piano, si rendeva dolce come miele nel latte. infatti adesso, che mi crediate o no, rimpingo quei tempi. Ho faticato 5 anni che solo Dio sa cosa ho avuto e subito. E la canzone "Song to say goobye" dei Placebo, casca a pennello. internet continua ad andare una merda e io continuo a imprecare di brutto. La tensione massima dei nervi, vuole continuare ad alzarsi. Meno male che è venuto l'attesissimo giorno. Ora mi devo muovere a prendere subito casa. Non posso e voglio abitare più qua dentro. Il cervello ha dato forfait. I neuroni sono andati a farsi fottere. L'anima non so neanche che fine abbia fatto.
A giorni inizierà una nuova avventura.
Quando lavoravo giù, di certo, non mi mancava la comodità della casa. Ma mi mancavano i soldi e un futuro.
Ecco cosa penso ora amico mio. E mi ritrovo a chiamare anche te amico mio, quando prima avevo un diario. E scrivevo tutto quello che mi passava nella mente. Adesso,invece,faccio difficoltà a scrivere ciò che voglio,sento,desidero. Mi sembra tutto così difficile.
Penso che devo cercare di trovare la pace interiore assoluta. La calma dei sensi (ma come faccio a calmarmi se questo porco internet mi fa strizzare questo poco di cervello che mi ritrovo?).
Devo bestemmiare per forza. La vita mia è propensa per la bestemmia più cruda e disumana. Mi sa che devo riprendere il vizio di fumare. Solo così, intantop per primo, inizio a calmarmi di nuovo.
Ma questo blues che ascolto, con tanta di signora armonica che suona (la mia armonica....cacchio mo che scendo a casa, devo dilettarmi un pò) "mighty fine boogie", mi porta alla ragione e mi fa sentire calmo.
Penso che non dovrei arrivare a tutto questo. Lo penso, perchè penso di sentirmi male,poi,di tutte le mie male azioni che sfuggono al mio controllo. Penso che sarebbe opportuno che dovrei saper cantare e suonare un qualche strumento. Penso che sia un modo vero e originale di scaricare l'energia negativa che naviga nel nostro corpo. La musica è sempre stato il mio sogno. Credo che in un modo o nell'altro,continuerò a pensarla. Ma penso anche che non possa darle più importanza. I sogni non sempre sono compatibile con la realtà E se devo vivere per tirare al meglio avanti, non ho tempo per queste sciocchezzuole. Quindi il mio sogno è morto da decenni. Il mio pensiero,invece,ogni tanto sorvola i cieli dell'anima.
E ogni tanto penso di suonare l'armonica nella canzone "four minute warning" di Mark Owen (questo grazie a maggie che mi tartassa la vita con il suo adorabile Marktiell e i suoi boy. Mi sta portando alla rovina. Ti voglio bene). Che adesso ascolto e credo che sia adatta al cd che dovrò fare, in occasione dei miei viaggi con Snoopy (la mia macchina). Penso che debba essere molto rocchengiante. Viaggiatore. Amico di lunga conversazione che non si stancherà mai di parlare.
A tratti voglio che mi chiami in un modo o nell'altro. Penso che sarà speciale.
Penso pure a quando cazzo di tempo di merda ci mette sto internet a caricare la foto del mio micillo ( micio ) su sito dedicato ai gatti? Cacchio mi sto iscrivendo. Son troppo carini i micini. Penso che sono degli animali saggi. Che sanno vedere il vero valore della vita. Dai che se mi registro, ho un motivo in più per essere più sereno e di stare bene. Anche adesso che cantano i Racounters, capitanati da Jack White, nonchè leader dei White Stripes insieme alla sorella Mag.
Penso che son troppo fighi e veramente troppo rock. Entrambi i gruppi.
E penso che anche msn, mi sta lacerando troppo i maroni. Diavolo bastardo, ma mi andrà qualcosa bene in questo paese di merda?
"Fuck forever", per dirla alla Babyshambles. O meglio, alla Pete Doherty (meggola....questi si che sn inglesi tosti).Penso che alla fine devo fermarmi a scrivere qua. Penso che ho sentito la voce che hanno azzeccato il 6 al super enalotto, e che io non ho giocato. Penso che la vita non va nei migliori dei modi in cui me l'immaginavo nel passato. Penso che l'amore non sia duraturo è infinito come la morte. Penso che se mi sto innamorando o che penso assiduamente a una ragazza, beh glielo devo dire e farlo sapere. Poco importa,poi,quello che succederà di conseguenza.
Penso che ho degli amici, che veramente credo che devono essere considerati tali. E che anche se qualcuna non chiama mai, non me la prendo. Perchè sa comunque aiutarmi. Pronta ad ascoltarmi e consigliarmi. Penso anche al mio gatto che quando sto a casa, sa sempre farmi le feste e ad essere utile a farmi dimenticare gli sgarri e i tort che ho subito. Penso alla mia famiglia. Penso che il sesso sia uno dei toccasana più importanti della vita. Penso che dovrò sempre incazzarmi ogni giorno di più. Penso....perchè il sito del gatto mi da la mappa by google per sapere dove sta il mio gatto? Dio Santo,che rottura di palle le registrazioni su internet. Invece di fare tante cose obbligatorie, ma perchè cazzo non le fate facoltative? Che Dio vi fulmini a ciel sereno!!!!!!
Penso che la connessione con la tim me la devo levare quando sto quassù. Non viaggia manco na merda (a giorni, fanculo, vado ad informarmi per vodafone e wind). Penso che quando scrivo sulla tastiera del pc, dovrei pigiare piano i tasti. Prima o poi, li sfondo a tempo zero.
Penso che alla fine, il vostr commento potrà essermi utile. Poco importa cosa ne pensate di ciò che penso. Basta pensare che lo pensate. Perchè renderà vivo il mio pensiero.
giovedì 23 ottobre 2008
venerdì 17 ottobre 2008
Perchè a discoteca nun pò aspetta. (una ragazza introflessa?)
Eccomi qua di nuovo a scrivere (ma perchè non mi esce mai niente di nuovo per iniziare un nuovo post? accidenti.....cavolo).
Sono da poco rientrato in camera,che vede ancora la mia sola presenza,e ho appena acceso il pc per voler raccontare un pò come ho trascorso questa giornata.
Ovviamente è iniziata con la classica sveglia delle 7 del mattino (effettivamente non è che faccio un lavoro che mi possa far svegliare alle 7 di sera....). Classico tam tam. Mi alzo dal letto, faccio plin plin, me faccio la barba (una grantissima rottura dos marones....beate voi donne che non avete di sto problema), acconcio il letto, appiccio la tv,guardo il tg,l'oroscopo (puntualmente non mi ricordo mai un cazzo di quello che si dice del mio segno zodiacale),preparo il caffè,faccio colazione,mi vesto e mi preparo ad affrontare una nuova giornata.
Appena esco fuori,guardo il cielo e mi accorgo che questa è la classica giornata stile inglese. Un cielo strano, una foschia da paura e non si sa esattmente se pioverà o meno.
Comunque sia, lavoro non ce nè e siccoe decido che non voglio ancora spingermi al suicidio alla tenera (non direi più...me stong a fa vicchiariell) età di 26 anni, decido di andare a correre e di mantenermi in forma. Ad essere sincero, lo faccio per due motivi: il primo, perchè mi tocca farlo; il secondo, perchè ho da prepararmi per le prove di efficienza fisica (ci sarebbe anche un terzo motivo, che sarebbe quello di buttare giù la panza. Ma non approfondimao eheheheheh....).
Svoglo la mia ora (qualcosa pure in più) di educazione fisica, con molta tranquillità. Verso la fine,su per giù, svolgono l'orario di educazione fisica, anche gli alunni di un istituto superiore, che vengono al campo sportivo. Non c'è niente di male, solo da dire che vedevo una marea di tette che zompavano allegre e dei culetti, non tutt però, fatti per bene che correvano d'avanti a me. Siccome ancoranon si è visto un'essere umano che corre su tre gambe, ho accellerato la mia fase finale e sono rientrato (non c'è bisogno che spiego altro no?).
Dopo aver corso, vado a farmi na doccia (ma tant che ma faccio a fa....int' 'a sti iuorne, aggia ai ancor a correre.....quindi nun vala a pena e sprecà o bagnoschiuma....)e poi vado a mangiare.
Dopo pranzo, rientro in camera e, siccome sono un ragazzo pieno di vita e con tanta energia, me vott 'ncop o liett (dicit a verità....so nu fraceco eh?). Guardo il tg pomeridiano, poi dormo un pò, mi sveglio per guardare i simpson (pecchè e giust ca me l'aggia vedè) e,per concludere, partita di play station (oramai sono arrivato al campionato del 2018!!!!).
Nel pomeriggio, da bravo uaglione, (a più che altro, pecchè me tocc do fa) preparo la borsa per andare a fare il bucato alla lavanderia a gettono. Durante la fase di lavaggio, vado alla coop per fare la spesa. Me ne approfitto (anche pecchè, non abitando in una casa,aggia fà a spes spiss e volentier).
Fin qua niente di particolare (so che vi domanderete "ma che cazz ce ne fott"), ma il bello arriva mo mo (in questo momento, per dirla alla Fischetti). Poso la spesa in macchina. Levo i panni dalla lavatrice e li metto nell'asciugatrice. Riesco dalla lavanderia, e vado a controllare la mia lista movimenti allo sportello del postamat. Visto che ci vuole ancora un pò di tempo, vado a fare un giretto per la piazza di Palmanova. C'erano le giostrine.
Cammino che cammino, giro che mi rigiro, vedo un pò di gente che si diverte e si ascolta la musica del tipo delle giostre. Non mi ci applico all'inizio più di tanto, ma qualcosa mi posta all'attenzione. C'era na frase della canzone che diceva: "i love you". Vabbuò classica canzone disco americana o inglese. Ma subito dopo, praticamente è bastato un'attimo, butto giù quel pensiero che avevo. Drizzo bene le orecchie e, visto e considerando che con tutto che non so la lingua inglese le canzoni cantate in inglese le so riconoscere, mi accorgo che non era perfettamente ne una canzone inglese, ne americana, ne tedesca o araba. La canzone che si udiva, era del tutto napoletana. Voi direte: beh che c'è di male?. Assolutamente niente, se fosse stata na canzone napoletana conosciuta o al massimo cantata dal nostro d'alessio. La voce inquestione, era quella di una bambina. A classica neomelodica napoletana. Tipo Fortuna. E la canzone recitava queste testuali parole:
"PERCHE' A DISOCTECA NUN PO' ASPETTA'.
PERCHE' A DISCOTECA AGGIA I A BALLA'.
I LOVE YOU E NU MESE CA NUN DORME CCHIU'".
Ragazzi grandiosa. Son rimasto senza parole. Piangevo dalla gioia di aver sentito tal poesia strugente per il mio cuore. E la prima cosa che ho pensato, è stata questa: "mo che sceng a casa, aggia cerca sta canzona".
Uagliù, sto fatto rimane nella storia di Palmanova. Dopo il grande evento estivo di più di due anni fa, che portò al colossale "friddo 'ncuollo", scaturato dalle note della canzone "O ball do cavallo" di Alberto Selly, in quel che erano le spiagge di Miami, è nato l'evento autunnale in quel di Palmanova, grazie alla voce neomelodica di questa ragazzetta.
Dopo il mio stupore, ricevo la chiamata del mio amico Peppe che mi fa sapere che mi viene a prendere in serata insieme ad Angelo. L'uscita è confermata.
Quindi faccio sosta di nuovo al postamat, ma per prelevare. E ca succer o panico!!!!
Dopo un'attesa di cinqu (se non di più) minuti ad aspettare na ragazza che finiva di fare i suoi comodi (in compenso,però, teneve nu bellu panorama posterioro), faccio per andare a prelevare.
Appena inserisco il postamat nello sportello....puff!!!!!! Se stut tut cosa. O panico cchiù total.
Mi sbianco totalmente. E mò?!?!?!?!?!?
Poi inizia a vedersi na scheramata da computer, con tanto di icone cestino. Pagine strane che appaiono, poi scompaiono. Il panico aumente. Cerco di mantenermi dalla bestemmia più potenziale. Nun putev prelevà. Poi dopo dieci minuti, tutto si sistema. Lo sportello mi sputa fuori il postamat. Tiro un sospiro di sollievo (mi raccomando, sospiro di sollievo). Ma in tutto questo, lo sportello stev a afa ancora o pari o spar ca cervell elettronic ca tene. Quindi opto per andare al bancomat. E ringraziando Dio, riesco a prelevare e non mi succede niente.
Dopo tutto ciò, ritorno in lavanderia e ritiro i panni. Mentre salgo in macchina, sento na voce che mi chiama. Mi giro e vedo Antonella (la signora Venuti, l'amica di cui dovevo andare al matrimonio che poi non ci son andato più) affacciata alla finestra. Si chiacchiera. Classica discussione stile "e vasc napulitan". Scende, ci salutiamo, saluto anche Maurizio. Mi presenta sua mamma e a me mi presenta come "l'amico ca mi ha regala a frigittrice". Mi presenta anche i suoi suoceri ( suocher, in quel dell'agro-aversano). Si parla giusto un pò e ci salutiamo, poichè ognuno ha da fare. Io arrivo in camera, poso la borsa coi panni lavati (tutt'ora ancora chiusi nella borsa), la busta con la spesa e esco di nuovo. Peppe era arrivato. Quindi usciamo.
In macchina ci si parla del più e del meno. Io racconto ai ragazzi della canzone che avevo ascoltato in piazza. poi si parla di sesso e igiene. Wow!!! E si parla di mangiare e pizze. E in questo, Angelo mi sfida a mangiare il panuozzo e la pizza. In verità, è na scommessa. Lui pensa che è impossibile mangiare na pizza dopo il panuozzo. Caro mio Angelo, ancor e a vere quann facc schif. Ho di testimoni. Quindi gli dico che se scendiamo a casa, per lo stesso periodo, ci organiziamo e iamme a Gragnano.
Prima destinazione: decatlon e negozi limitrofi, in Via Tricesimo. Classico giro di negozi. Perdiamo una mezz'oretta, o qualcosa in più. Poi si riparte.
Seconda e ultima destinazione: il centro commercial Città Fiera, in quel di Martignacco. Classico giro anche qua dei vari negozi. Peppe si appresta a giocare alla play station 3, Angelo nun se sape addò va girann e io cerco disperatamente il cofanetto della 5^stagione di Scrubs. Ma ahimè.....non c'era. Sigh......
Perdiamo ancora tempo a cazzeggiare, poi si esce. Gira che ti rigira, iamm a magnà (tenev pure na fetente e famm) e si va al mcdonald (ormai è divenuto un classico). Decido di prendere na cosa leggera. Panino, patate vertigo, coca cola light, alette di pollo.
Mangiando mangiando, inizamo a parlare di montepremi del super enalotto e a delirare in stile Blu Notte. Si parea comm' 'a che (non vi scrivo tutto,pecchè teng suonn e voglio ij a durmì)
Vi dico solo che io so stato preso a caso, come protagonista della storia. Comunque in veste fantascientifiche di vincitori al 6, avimma fatt na tragedia.
Dopo tanto parlare e parlare, ci alziamo e continuiamo a camminareper il centro commerciale.
Siccome l'orario del film era alle 22:20, ce n'era ancora di tempo. Peppe si apprestaa catturare un'orsacchiotto in quelle macchinette, ma non ci riesce. Poraccio. Poi niente di particolare, andiamo a fare i biglietti, paghiamo poco pecchè tenimm o scont militare ( a classic napulitan) e giriamo ancora.
Giunge l'ora x ed entriamo nella sala. Il film che abbiamo scelto di vedere è No Problem di Vincenzo Salemme. Palle colossali di spot pubblicitari che durano 20 minuti. Però devo essere sincero. La pubblicità della Nissan è tropp na pariat. Poi inizia il film.
Non vi sto a raccontare tutto, ma vi posso garantire che fa piscià sott dalle risate (specie il manager quando dice: ma è una ragazza introflessa". Che cazz è nu tubo e nu lavandin) e ha un finale toccante. Serio. L'unica nota negativa del film, erano le musiche. Chi era mai colui che ha prestato la colonna sonora al film? Il nostro Gigi.
Però....tra isse e a cantante neomelodica delle giostre.....se se......
Il film finisce (nun me ricord a che ora, però è fernut) e usciamo.
E all'uscita della sala, a chi becchiamo? Colui che sarà la futura stella della Nazionale. L'uomo che è la garnzia e il mito dell'Udinese calcio. Praticamente un'altro napulitan emigrant. Signori e signore....ecco a voi....Totò DI Natale. Nu cos piccirill e curius.
Alè Udìn!!!!
Saliamo in acchina e si torna a casa. io in camera, invece (ma natu poco è)
Strada facendo troviamo un gattino in mezzo alla strada. Eravamo fermi al semaforo. Piccino piccino. Mi faceva tenerezza. Forse cercava la sua mammina. Voleva le coccole. Comunque riusciamo a farlo spostare e si mette in sicurezza sull'erba, fuori dalla strada.
Tutt'ora mi fa ancora tenerezza. Sto in pensiero per quel gattino.
Mannaggia il cazzo....se mo abitav int 'a na casa, mo foss purtat cu me e l'avessa chiamato Virgola. Speriamo che stia bene. Piango.
Povero micino piccino.
Alla fine rientro in camera. Fumo na sigaretta. Vado a prendere na cocacola. Entro in camera, accendo il pc ed eccomi qua a scrivere.
Beh ho passato una giornata tranquilla. Volendo se putess fa e cchiù. Ma va meglio anche così.
Buonanotte.
Sono da poco rientrato in camera,che vede ancora la mia sola presenza,e ho appena acceso il pc per voler raccontare un pò come ho trascorso questa giornata.
Ovviamente è iniziata con la classica sveglia delle 7 del mattino (effettivamente non è che faccio un lavoro che mi possa far svegliare alle 7 di sera....). Classico tam tam. Mi alzo dal letto, faccio plin plin, me faccio la barba (una grantissima rottura dos marones....beate voi donne che non avete di sto problema), acconcio il letto, appiccio la tv,guardo il tg,l'oroscopo (puntualmente non mi ricordo mai un cazzo di quello che si dice del mio segno zodiacale),preparo il caffè,faccio colazione,mi vesto e mi preparo ad affrontare una nuova giornata.
Appena esco fuori,guardo il cielo e mi accorgo che questa è la classica giornata stile inglese. Un cielo strano, una foschia da paura e non si sa esattmente se pioverà o meno.
Comunque sia, lavoro non ce nè e siccoe decido che non voglio ancora spingermi al suicidio alla tenera (non direi più...me stong a fa vicchiariell) età di 26 anni, decido di andare a correre e di mantenermi in forma. Ad essere sincero, lo faccio per due motivi: il primo, perchè mi tocca farlo; il secondo, perchè ho da prepararmi per le prove di efficienza fisica (ci sarebbe anche un terzo motivo, che sarebbe quello di buttare giù la panza. Ma non approfondimao eheheheheh....).
Svoglo la mia ora (qualcosa pure in più) di educazione fisica, con molta tranquillità. Verso la fine,su per giù, svolgono l'orario di educazione fisica, anche gli alunni di un istituto superiore, che vengono al campo sportivo. Non c'è niente di male, solo da dire che vedevo una marea di tette che zompavano allegre e dei culetti, non tutt però, fatti per bene che correvano d'avanti a me. Siccome ancoranon si è visto un'essere umano che corre su tre gambe, ho accellerato la mia fase finale e sono rientrato (non c'è bisogno che spiego altro no?).
Dopo aver corso, vado a farmi na doccia (ma tant che ma faccio a fa....int' 'a sti iuorne, aggia ai ancor a correre.....quindi nun vala a pena e sprecà o bagnoschiuma....)e poi vado a mangiare.
Dopo pranzo, rientro in camera e, siccome sono un ragazzo pieno di vita e con tanta energia, me vott 'ncop o liett (dicit a verità....so nu fraceco eh?). Guardo il tg pomeridiano, poi dormo un pò, mi sveglio per guardare i simpson (pecchè e giust ca me l'aggia vedè) e,per concludere, partita di play station (oramai sono arrivato al campionato del 2018!!!!).
Nel pomeriggio, da bravo uaglione, (a più che altro, pecchè me tocc do fa) preparo la borsa per andare a fare il bucato alla lavanderia a gettono. Durante la fase di lavaggio, vado alla coop per fare la spesa. Me ne approfitto (anche pecchè, non abitando in una casa,aggia fà a spes spiss e volentier).
Fin qua niente di particolare (so che vi domanderete "ma che cazz ce ne fott"), ma il bello arriva mo mo (in questo momento, per dirla alla Fischetti). Poso la spesa in macchina. Levo i panni dalla lavatrice e li metto nell'asciugatrice. Riesco dalla lavanderia, e vado a controllare la mia lista movimenti allo sportello del postamat. Visto che ci vuole ancora un pò di tempo, vado a fare un giretto per la piazza di Palmanova. C'erano le giostrine.
Cammino che cammino, giro che mi rigiro, vedo un pò di gente che si diverte e si ascolta la musica del tipo delle giostre. Non mi ci applico all'inizio più di tanto, ma qualcosa mi posta all'attenzione. C'era na frase della canzone che diceva: "i love you". Vabbuò classica canzone disco americana o inglese. Ma subito dopo, praticamente è bastato un'attimo, butto giù quel pensiero che avevo. Drizzo bene le orecchie e, visto e considerando che con tutto che non so la lingua inglese le canzoni cantate in inglese le so riconoscere, mi accorgo che non era perfettamente ne una canzone inglese, ne americana, ne tedesca o araba. La canzone che si udiva, era del tutto napoletana. Voi direte: beh che c'è di male?. Assolutamente niente, se fosse stata na canzone napoletana conosciuta o al massimo cantata dal nostro d'alessio. La voce inquestione, era quella di una bambina. A classica neomelodica napoletana. Tipo Fortuna. E la canzone recitava queste testuali parole:
"PERCHE' A DISOCTECA NUN PO' ASPETTA'.
PERCHE' A DISCOTECA AGGIA I A BALLA'.
I LOVE YOU E NU MESE CA NUN DORME CCHIU'".
Ragazzi grandiosa. Son rimasto senza parole. Piangevo dalla gioia di aver sentito tal poesia strugente per il mio cuore. E la prima cosa che ho pensato, è stata questa: "mo che sceng a casa, aggia cerca sta canzona".
Uagliù, sto fatto rimane nella storia di Palmanova. Dopo il grande evento estivo di più di due anni fa, che portò al colossale "friddo 'ncuollo", scaturato dalle note della canzone "O ball do cavallo" di Alberto Selly, in quel che erano le spiagge di Miami, è nato l'evento autunnale in quel di Palmanova, grazie alla voce neomelodica di questa ragazzetta.
Dopo il mio stupore, ricevo la chiamata del mio amico Peppe che mi fa sapere che mi viene a prendere in serata insieme ad Angelo. L'uscita è confermata.
Quindi faccio sosta di nuovo al postamat, ma per prelevare. E ca succer o panico!!!!
Dopo un'attesa di cinqu (se non di più) minuti ad aspettare na ragazza che finiva di fare i suoi comodi (in compenso,però, teneve nu bellu panorama posterioro), faccio per andare a prelevare.
Appena inserisco il postamat nello sportello....puff!!!!!! Se stut tut cosa. O panico cchiù total.
Mi sbianco totalmente. E mò?!?!?!?!?!?
Poi inizia a vedersi na scheramata da computer, con tanto di icone cestino. Pagine strane che appaiono, poi scompaiono. Il panico aumente. Cerco di mantenermi dalla bestemmia più potenziale. Nun putev prelevà. Poi dopo dieci minuti, tutto si sistema. Lo sportello mi sputa fuori il postamat. Tiro un sospiro di sollievo (mi raccomando, sospiro di sollievo). Ma in tutto questo, lo sportello stev a afa ancora o pari o spar ca cervell elettronic ca tene. Quindi opto per andare al bancomat. E ringraziando Dio, riesco a prelevare e non mi succede niente.
Dopo tutto ciò, ritorno in lavanderia e ritiro i panni. Mentre salgo in macchina, sento na voce che mi chiama. Mi giro e vedo Antonella (la signora Venuti, l'amica di cui dovevo andare al matrimonio che poi non ci son andato più) affacciata alla finestra. Si chiacchiera. Classica discussione stile "e vasc napulitan". Scende, ci salutiamo, saluto anche Maurizio. Mi presenta sua mamma e a me mi presenta come "l'amico ca mi ha regala a frigittrice". Mi presenta anche i suoi suoceri ( suocher, in quel dell'agro-aversano). Si parla giusto un pò e ci salutiamo, poichè ognuno ha da fare. Io arrivo in camera, poso la borsa coi panni lavati (tutt'ora ancora chiusi nella borsa), la busta con la spesa e esco di nuovo. Peppe era arrivato. Quindi usciamo.
In macchina ci si parla del più e del meno. Io racconto ai ragazzi della canzone che avevo ascoltato in piazza. poi si parla di sesso e igiene. Wow!!! E si parla di mangiare e pizze. E in questo, Angelo mi sfida a mangiare il panuozzo e la pizza. In verità, è na scommessa. Lui pensa che è impossibile mangiare na pizza dopo il panuozzo. Caro mio Angelo, ancor e a vere quann facc schif. Ho di testimoni. Quindi gli dico che se scendiamo a casa, per lo stesso periodo, ci organiziamo e iamme a Gragnano.
Prima destinazione: decatlon e negozi limitrofi, in Via Tricesimo. Classico giro di negozi. Perdiamo una mezz'oretta, o qualcosa in più. Poi si riparte.
Seconda e ultima destinazione: il centro commercial Città Fiera, in quel di Martignacco. Classico giro anche qua dei vari negozi. Peppe si appresta a giocare alla play station 3, Angelo nun se sape addò va girann e io cerco disperatamente il cofanetto della 5^stagione di Scrubs. Ma ahimè.....non c'era. Sigh......
Perdiamo ancora tempo a cazzeggiare, poi si esce. Gira che ti rigira, iamm a magnà (tenev pure na fetente e famm) e si va al mcdonald (ormai è divenuto un classico). Decido di prendere na cosa leggera. Panino, patate vertigo, coca cola light, alette di pollo.
Mangiando mangiando, inizamo a parlare di montepremi del super enalotto e a delirare in stile Blu Notte. Si parea comm' 'a che (non vi scrivo tutto,pecchè teng suonn e voglio ij a durmì)
Vi dico solo che io so stato preso a caso, come protagonista della storia. Comunque in veste fantascientifiche di vincitori al 6, avimma fatt na tragedia.
Dopo tanto parlare e parlare, ci alziamo e continuiamo a camminareper il centro commerciale.
Siccome l'orario del film era alle 22:20, ce n'era ancora di tempo. Peppe si apprestaa catturare un'orsacchiotto in quelle macchinette, ma non ci riesce. Poraccio. Poi niente di particolare, andiamo a fare i biglietti, paghiamo poco pecchè tenimm o scont militare ( a classic napulitan) e giriamo ancora.
Giunge l'ora x ed entriamo nella sala. Il film che abbiamo scelto di vedere è No Problem di Vincenzo Salemme. Palle colossali di spot pubblicitari che durano 20 minuti. Però devo essere sincero. La pubblicità della Nissan è tropp na pariat. Poi inizia il film.
Non vi sto a raccontare tutto, ma vi posso garantire che fa piscià sott dalle risate (specie il manager quando dice: ma è una ragazza introflessa". Che cazz è nu tubo e nu lavandin) e ha un finale toccante. Serio. L'unica nota negativa del film, erano le musiche. Chi era mai colui che ha prestato la colonna sonora al film? Il nostro Gigi.
Però....tra isse e a cantante neomelodica delle giostre.....se se......
Il film finisce (nun me ricord a che ora, però è fernut) e usciamo.
E all'uscita della sala, a chi becchiamo? Colui che sarà la futura stella della Nazionale. L'uomo che è la garnzia e il mito dell'Udinese calcio. Praticamente un'altro napulitan emigrant. Signori e signore....ecco a voi....Totò DI Natale. Nu cos piccirill e curius.
Alè Udìn!!!!
Saliamo in acchina e si torna a casa. io in camera, invece (ma natu poco è)
Strada facendo troviamo un gattino in mezzo alla strada. Eravamo fermi al semaforo. Piccino piccino. Mi faceva tenerezza. Forse cercava la sua mammina. Voleva le coccole. Comunque riusciamo a farlo spostare e si mette in sicurezza sull'erba, fuori dalla strada.
Tutt'ora mi fa ancora tenerezza. Sto in pensiero per quel gattino.
Mannaggia il cazzo....se mo abitav int 'a na casa, mo foss purtat cu me e l'avessa chiamato Virgola. Speriamo che stia bene. Piango.
Povero micino piccino.
Alla fine rientro in camera. Fumo na sigaretta. Vado a prendere na cocacola. Entro in camera, accendo il pc ed eccomi qua a scrivere.
Beh ho passato una giornata tranquilla. Volendo se putess fa e cchiù. Ma va meglio anche così.
Buonanotte.
sabato 4 ottobre 2008
I miei lati geometrici e non
A tutti noi è capitato di dover fare i conti con la propria vita, e al momento opportuno è come se non sappiamo fare i calcoli. Di nessun genere, di nessuna natura.E allora cosa bisogna fare di preciso: azzardare una somma per poter crearsi un lato indispensabile e che ci aiuti ad arrivare al traguaro sani e salvi, immuni da ogni tipo di macchia esistente della sfera terrestre? Non lo so. So solo che quando tocca a te, i calcoli si fanno più complessi e sembrano bloccati. E perchè mai esiste questo processo(inizio a prendere seriamente il fatto che ho un blog anche io, e che inizio a scrivere giù qualcosa).L'ennesima discussione al telefono con la mia ragazza mi ha fatto capire che se si vuole arrivare ad un punto della vita in cui qualsiasi essere umano voglia vivere nelle condizioni più solidali della propria forma geometrica, deve per forza modificare i propi angoli per poter appoggiare il proprio piano solidale e appenderci sopra il nostro calcolo disiplinato.Allora cosa mi tocca fare? Scappare? Non si risolve niente. I problemi ti aspettano sempre,per quanto tu possa viaggiare a lungo. Provare a parlare? Beh non è una cattiva idea, ma se dall'altra parte una persona non arriva a capire e si ostina sempre, non credo che rimanga una soluzione continua-sufficiente poter continuare a parlare(l'esempio di oggi nella telefonata). Iniziare a pensare di lasciare tutto? Beh credo proprio di si allora. A meno che,essendo credente della fede,non ci sia un vero e proprio miracolo, allora forse si potrebbe riazzerare la calcolatrice e inizare a fare altri calcoli quando la vita ce lo chiede di nuovo.In questo momento, non so proprio su che lato (geometrico o non? dovrei deciderlo) devo camminare e provare a calcolare per avere la mia somma. E sarebbe ancora più pesante dovermi ricordare le proprie formule di perimetri e teoremi (quello di pitagora lo amavo di più) di varia natura, perchè adesso come adesso, questi miei lati geometrici e non, sono tutti disconnessi tra di loro.
giovedì 2 ottobre 2008
Uno dei tanti
Ecco. Questo potrei essere io, ma non lo sono. O può darsi che lo sia. Poco importa,tanto abbiam detto che sono anche per metà fenice. Ma dovrei trovarla per poter pubblicarne una foto. Ma visto che non esistono, non posso farci niente. A parte avere creato questo mio sputo di blog su un treno, un intercity notte (che adesso parte da Campoleone) partito ieri sera dalla stazione di Cervignano del Friuli (Sarvignan) e diretto a Napoli centrale con arrivo previsto alle 10:00 (a qualcuno interessa? no! neanche a me). La cosa positiva di questo viaggio è che per la prima volta nella mia vita, ho viaggiato nelle cuccette e devo dire la sincera verità? Si sta un'amore. Non sono così male. Ti portano anche il giornale.
Peccato che non ci si può capitare in una "stanzetta" con tre donne(gli chiederei di giocare al gioco dell'oca? noooooo).
Tornando a prima, eccomi qua seduto vicino alla finestra. Questo è per dirvi che ognuno di noi, nei passi longevi e non della sua vita, sta sempre affacciato su di una finestra in attesa di un pur sempre qualchecosa.
C'è chi aspetta l'amore......chi l'aumento dello stipendio.....chi vuole ampliare le sue amicizie.....chi vuole viaggiare.....chi aspetta il primo bacio.....chi aspetta che le cose si aggiustino.....e chi aspetta la morte.
La morte.
Un capitolo che lo si può considerare a parte, perchè racchiude tutto un suo sublime candore dentro di se.
Vi siete mai domandati che cos'è precisamente la morte? Dove andremo a finire? E perchè?
Ma davvero vivremo in eterno? E come si fa? E' vero che in paradiso ci si vive bene e all'inferno male? Veramente le nostre anime soffriranno o gioiranno in eterno e per sempre, senza un minimo cambiamento? E visto che abbiamo un'anima, perchè non la percepiamo o addirittura non si fa vedere? Che sia un'entità intima che appartiene esclusivamente a Dio e che a noi non è concessa vederla m al massimo sentirla?
Beh....mentre aspettavo il mio intercity notte (che non ricordo il numero,cribbio!) che mi avrebbe fatto cavalcare tutta la notte, ci ho pensato. E ne parlavo una fenice.
Uno dei tanti.
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